Nuovo Decreto sulla Sicurezza 2025: quando entra in vigore e cosa prevede

Il 28 ottobre 2025 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Nuovo Decreto Sicurezza 2025, il quale introduce una serie di misure urgenti per rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Con uno stanziamento di 900 milioni di euro, il decreto interviene su cantieri, appalti, formazione e vigilanza, puntando a ridurre gli infortuni nei settori più a rischio come edilizia, agricoltura e logistica. L'entrata in vigore è prevista con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, seguita dalla consueta conversione in legge entro 60 giorni. Il testo contiene 18 articoli che toccano aspetti operativi fondamentali per imprese e professionisti che toccano la gestione della sicurezza nei cantieri, la vigilanza ispettiva, la formazione dei lavoratori e la prevenzione degli infortuni. Tra le tante novità abbiamo selezionato le 10 più importanti per i datori di lavoro e le imprese, soprattutto quelle che lavorano all'interno dei cantieri, e le abbiamo riassunte di seguito:

  1. Badge digitale di cantiere;
  2. Patente a crediti;
  3. Controlli e vigilanza rafforzata nei subappalti;
  4. Fascicolo elettronico del lavoratore;
  5. DPI, scale verticali e anticaduta;
  6. Formazione e accreditamento dei soggetti formatori;
  7. Nuove tutele e attività vietate PCTO;
  8. Sorveglianza sanitaria - nuove indicazioni su alcol e droga;
  9. Incentivi INAIL e revisione delle aliquote per le imprese virtuose;
  10. Attese novità su Near Miss e Sistemi di Gestione.

Badge digitale di cantiere: come funziona e a chi si applica

Tra le misure di maggiore impatto operativo introdotte dal Decreto Sicurezza 2025 c'è l'obbligo di utilizzare un badge digitale per ogni lavoratore presente in cantiere, finalizzato alla tracciabilità delle presenze e al contrasto del lavoro irregolare. Il sistema sarà integrato con il portale SIISL (Sistema Informativo per l'Inclusione Sociale e Lavorativa) e prevederà l'assegnazione di un codice identificativo univoco per ogni operatore, comprensivo di dati su formazione, qualifiche e posizione contributiva. Il badge sarà obbligatorio anche per autonomi e subappaltatori, e potrà essere verificato in tempo reale dagli enti preposti ai controlli.

L'obbligo sarà introdotto gradualmente: è previsto un decreto attuativo entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che definirà modalità operative, tempistiche e settori coinvolti. In fase sperimentale, il sistema sarà applicato prioritariamente ai grandi cantieri pubblici, come quelli legati alla ricostruzione post-sisma o ai progetti PNRR.

Per le imprese, questo comporta la necessità di:

  • dotarsi di sistemi di lettura e registrazione badge,
  • aggiornare le procedure interne di accesso al cantiere,
  • verificare che tutti i lavoratori siano regolarmente registrati nel SIISL,
  • informare correttamente dipendenti e collaboratori sugli obblighi di tracciabilità.

L'obiettivo è duplice: aumentare la trasparenza nella gestione della manodopera e rafforzare il controllo delle condizioni di sicurezza reali in fase esecutiva. La mancata attivazione del sistema, o la presenza in cantiere di lavoratori non registrati, potrà costituire motivo di sanzione o sospensione dell'attività.

Patente a crediti: requisiti, decurtazioni e nuove sanzioni

Importanti modifiche anche per il sistema della patente a crediti per imprese e lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. Le novità mirano a rendere più efficace il controllo della regolarità e della sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nel settore edile. Tra i principali cambiamenti previsti:

  • raddoppio delle sanzioni per chi opera in cantiere senza patente o con patente sospesa: le sanzioni amministrative arrivano fino a 12.000 euro e possono comportare la sospensione dell'attività;
  • aggiornamento del sistema di decurtazione dei crediti in caso di violazioni gravi (infortuni, mancata formazione, mancata sorveglianza sanitaria, ecc.);
  • nuove procedure di sospensione cautelare della patente in caso di irregolarità documentate;
  • flussi informativi tra Procure e INL per garantire la tempestiva comunicazione di provvedimenti che incidono sull'operatività delle imprese.

Il sistema sarà reso progressivamente più interoperabile con le banche dati esistenti e integrato con il SIISL, in modo da permettere agli organi di vigilanza di accedere in tempo reale alle informazioni sullo stato della patente. Per le aziende, è fondamentale monitorare costantemente il punteggio, evitare le violazioni che comportano decurtazioni e aggiornare le procedure interne in modo da garantire la conformità normativa. La patente diventa sempre più uno strumento operativo e non solo formale, con ricadute dirette sulla possibilità di lavorare nei cantieri.


Corsi di sicurezza online obbligatori ai sensi del D.Lgs 81/08

Controlli e vigilanza rafforzata nei subappalti

Rafforzato il sistema dei controlli lungo tutta la filiera degli appalti e subappalti, con nuove priorità per l'azione ispettiva e aggiornando le modalità di comunicazione tra imprese e autorità di vigilanza. Una delle principali novità riguarda l'adozione di una "lista di conformità INL": le imprese che risultano già ispezionate con esiti negativi potranno essere soggette a controlli più frequenti e approfonditi, specialmente se operano in regime di subappalto. Inoltre, viene modificata la notifica preliminare di cui all'Allegato XII del D.Lgs. 81/08, che dovrà contenere l'elenco delle imprese già selezionate, comprese quelle in subappalto, fin dalla fase di apertura del cantiere. L'obiettivo è contrastare le pratiche irregolari nella catena di affidamento e rafforzare la trasparenza nella gestione dei lavori, rendendo le responsabilità più tracciabili fin dalle prime fasi dell'organizzazione.

Per le imprese, questo comporta la necessità di:

  • verificare l'affidabilità e la regolarità dei soggetti a cui si affidano i lavori;
  • aggiornare la documentazione obbligatoria (notifica preliminare, PSC, POS);
  • conservare evidenze formali delle verifiche effettuate sui subappaltatori;
  • rispettare le nuove disposizioni nei contratti d'appalto.

Il rafforzamento della vigilanza mira a responsabilizzare tutta la catena produttiva, promuovendo un modello collaborativo di sicurezza basato su controlli preventivi e condivisione delle informazioni.

Fascicolo elettronico del lavoratore: cosa contiene e come si gestisce

Un'altra delle novità che farà discutere è il fascicolo elettronico del lavoratore, uno strumento digitale che ha l'obiettivo di raccogliere in modo centralizzato tutte le informazioni relative alla formazione, sicurezza, idoneità sanitaria e competenze professionali di ciascun lavoratore. Questa nuova modalità di gestione documentale sostituisce il precedente libretto formativo e sarà integrata all'interno del sistema SIISL, già utilizzato per il monitoraggio delle politiche attive del lavoro. Il fascicolo sarà accessibile in tempo reale agli enti di vigilanza e potrà essere utilizzato per verificare i requisiti di idoneità e le abilitazioni necessarie a svolgere determinate attività, in particolare nei cantieri.

I dati presenti nel fascicolo saranno aggiornati direttamente dai soggetti abilitati, tra cui:

  • imprese e datori di lavoro;
  • enti di formazione accreditati;
  • organismi paritetici;
  • medici competenti.

Per le aziende, questo comporta un cambiamento significativo nella gestione delle risorse umane, in particolare per quanto riguarda:

  • l'obbligo di aggiornare tempestivamente le informazioni relative alla formazione e alla sorveglianza sanitaria;
  • l'integrazione tra i sistemi aziendali e le piattaforme pubbliche (SIISL);
  • la tracciabilità formale degli adempimenti per ogni lavoratore, utile anche in caso di ispezioni.

Il fascicolo elettronico rappresenta un passo avanti verso la semplificazione e la trasparenza nella gestione della sicurezza, ma impone alle imprese una maggiore attenzione alla qualità e completezza dei dati trasmessi.

Novità su DPI, scale verticali e sistemi anticaduta

Non mancano gli interventi mirati su alcuni degli ambiti più critici per la prevenzione degli infortuni gravi e mortali nei cantieri, aggiornando le disposizioni relative ai dispositivi di protezione individuale (DPI), alle scale verticali e ai sistemi anticaduta. Una prima novità riguarda le scale verticali fisse: viene abbassata la soglia oltre la quale è obbligatorio prevedere protezioni o sistemi di arresto caduta. Un altro punto importante riguarda l'efficienza e la manutenzione dei DPI: il decreto chiarisce che tale obbligo si estende anche agli indumenti da lavoro che, in base alla valutazione dei rischi, assumono la funzione di DPI. Di conseguenza, dovranno essere soggetti a verifica, sostituzione e tracciabilità come ogni altro dispositivo di protezione.

Per i datori di lavoro e i coordinatori di cantiere, questo comporta la necessità di:

  • aggiornare il DVR e il PSC alla luce delle nuove soglie e priorità di intervento;
  • rivedere le dotazioni DPI, includendo anche gli indumenti considerati protettivi;
  • formare i lavoratori sull'uso corretto dei nuovi sistemi anticaduta previsti;
  • verificare che le imprese esecutrici adottino misure equivalenti nei subappalti.

Questi interventi puntano a ridurre concretamente il rischio di caduta dall'alto, una delle principali cause di morte sul lavoro in ambito edilizio.

Novità per la formazione obbligatoria

Tra i punti cardine del Decreto Sicurezza 2025 c'è il rafforzamento del sistema formativo. L'obiettivo è duplice: da un lato garantire che i corsi sulla sicurezza siano davvero efficaci, dall'altro assicurare che i soggetti erogatori siano qualificati e tracciabili. Il decreto prevede infatti l'introduzione di un sistema di accreditamento nazionale dei soggetti formatori, con requisiti uniformi su tutto il territorio. Saranno stabilite regole più stringenti per le agenzie formative, comprese quelle private, e verranno individuati criteri tecnici, organizzativi e di trasparenza.

In particolare:

  • verrà istituito un registro nazionale dei soggetti formatori accreditati, che sarà pubblico e consultabile online;
  • sarà richiesta la dimostrazione di competenze specifiche dei docenti, anche attraverso titoli, esperienze documentate e aggiornamenti periodici;
  • le attività formative dovranno essere monitorate e tracciate attraverso sistemi digitali, soprattutto per i corsi in e-learning o videoconferenza;
  • verranno rafforzati i controlli ex post sulla qualità della formazione e sull'effettiva fruizione dei corsi da parte dei lavoratori.

Si tratta di un cambiamento rilevante per tutti i datori di lavoro, che dovranno accertarsi di scegliere corsi erogati da soggetti accreditati, pena la non validità della formazione. In un mercato dove l'offerta è spesso eterogenea, è importante orientarsi verso realtà formative che già da tempo adottano criteri rigorosi in termini di qualità e tracciabilità. I corsi proposti su corsisicurezza.it rispondono a questi principi e rappresentano un'opzione sicura per chi vuole evitare brutte sorprese.
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Nuove tutele e attività vietate nei PCTO

I percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (PCTO), meglio noti come ex alternanza scuola-lavoro, tornano al centro dell'attenzione normativa con misure pensate per aumentare la sicurezza degli studenti nei luoghi di lavoro. Vengono introdotte infatti nuove tutele specifiche per i giovani coinvolti in questi percorsi. In primo luogo, viene ampliato l'elenco delle attività espressamente vietate agli studenti in PCTO, includendo mansioni particolarmente rischiose in ambito edilizio, agricolo e manifatturiero. Saranno escluse tutte quelle attività che espongono a rischi di caduta dall'alto, uso di macchinari pericolosi o esposizione ad agenti chimici e biologici. Inoltre, i soggetti ospitanti dovranno garantire che lo studente riceva una formazione adeguata e documentata in materia di salute e sicurezza, prima dell'avvio delle attività. Questo include una verifica formale delle competenze acquisite e la nomina di un tutor aziendale formato anche sui temi della prevenzione. Il rafforzamento della tutela non si ferma alla fase formativa: le aziende coinvolte nei PCTO saranno soggette a controlli più severi e dovranno rispettare requisiti stringenti per poter accogliere studenti, compreso il rispetto delle normative sulla sicurezza e l'assenza di violazioni pregresse.

Sorveglianza sanitaria: nuove indicazioni su alcol e sostanze stupefacenti

Il decreto introduce un aggiornamento significativo sul tema della sorveglianza sanitaria, prevedendo indicazioni più stringenti per l'accertamento dell'assunzione di alcol e sostanze stupefacenti nei luoghi di lavoro. L'obiettivo è estendere i controlli, in particolare nei settori dove l'alterazione psicofisica può aumentare i rischi per la sicurezza propria e altrui. In base alle nuove disposizioni, il Medico Competente potrà essere chiamato a effettuare visite mirate per rilevare eventuali condizioni di inidoneità temporanea legate al consumo di sostanze che compromettono l'efficienza psicofisica. Inoltre, si prevede una maggiore integrazione tra datore di lavoro, RSPP e medico competente per definire le modalità e la periodicità dei controlli, tenendo conto del profilo di rischio specifico dell'attività svolta. Queste misure non mirano a punire, ma a rafforzare la prevenzione, riducendo il rischio di infortuni legati a condizioni psico-fisiche non compatibili con il lavoro. Sarà fondamentale, per le imprese, aggiornare il proprio protocollo sanitario in collaborazione con le figure della prevenzione. Resta da chiarire se le nuove regole saranno affiancate da linee guida operative o se verranno previsti obblighi generalizzati per alcuni settori. In ogni caso, si tratta di un chiaro segnale dell'intenzione del legislatore di elevare gli standard di sicurezza nei contesti più critici.

Incentivi INAIL e revisione delle aliquote per le imprese virtuose

Un capitolo importante riguarda le imprese che investono seriamente nella prevenzione. Il Governo punta infatti a premiare le realtà più attente alla sicurezza, prevedendo un sistema di riduzione dei premi assicurativi INAIL per le aziende virtuose. In particolare, è prevista la revisione dei criteri di calcolo delle aliquote INAIL, che terranno maggiormente conto degli investimenti effettuati in prevenzione e formazione, del tasso di infortuni registrato e della presenza di un sistema di gestione della sicurezza certificato. Accanto a questa misura strutturale, l'INAIL potrà attivare specifici bandi per l'erogazione di contributi a fondo perduto alle imprese che realizzano interventi migliorativi in materia di salute e sicurezza. Si parla di stanziamenti importanti già previsti nella legge di bilancio, che puntano a sostenere concretamente chi innalza i propri standard di tutela. Un sistema di incentivi che mira a rendere economicamente vantaggiosa la prevenzione, spingendo le imprese ad adottare un approccio più proattivo e responsabile in tema di sicurezza sul lavoro.

Near Miss e sistemi di gestione: le misure annunciate ma non ancora operative

Tra gli interventi più attesi, ma al momento non presenti nel testo del decreto, ci sono le linee guida nazionali per la gestione dei Near Miss e gli incentivi per le imprese che adottano Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGSL) certificati o conformi alle normative tecniche volontarie. Le prime dovrebbero fornire uno standard condiviso per la rilevazione e la gestione dei mancati infortuni, strumenti fondamentali per intercettare criticità prima che si trasformino in eventi gravi. Una misura utile, soprattutto per chi ha già un approccio proattivo alla sicurezza. Gli incentivi ai SGSL, invece, mirerebbero a sostenere economicamente le imprese che investono in modelli organizzativi strutturati, favorendo un passaggio culturale dal rispetto formale alla prevenzione integrata. Se approvati, potrebbero rappresentare un'opportunità concreta per le aziende che vogliono consolidare le proprie buone pratiche. Nonostante siano stati annunciati dal Ministero, questi due interventi non compaiono nella bozza attualmente in circolazione. Potrebbero essere introdotti nei passaggi successivi dell'iter parlamentare o in provvedimenti attuativi futuri. Per le imprese che puntano davvero sulla prevenzione, vale comunque la pena iniziare a prepararsi: conoscere e applicare logiche di gestione strutturata, come quelle dei sistemi certificati UNI ISO 45001, sarà sempre più una scelta premiante.

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