Prova di evacuazione all’interno delle aziende: come e quando svolgerla

La tematica della gestione delle emergenze è uno dei punti cardine del concetto di prevenzione e protezione che ispira il D.lgs 81/08 e tutte le misure volte a garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. In questo ambito, strettamente correlata alla redazione del cosiddetto Piano di Emergenza ed Evacuazione Aziendale, è diffusa una pratica che si rivela particolarmente utile per preparare i lavoratori alla gestione di eventi improvvisi, come incendi o terremoti, che richiedano reazioni rapide e precise: laprova di evacuazione. Ma cosa dice la normativa a riguardo? è obbligatoria? ogni quanto tempo bisogna svolgerla? Continuando a leggere troverete la risposta a queste e ad altre domande.

La normativa sulla gestione delle emergenze

La normativa di riferimento che ha introdotto la prova di evacuazione è il D.M. del 10/03/1998 intitolato "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro". Esso prevede l'adozione, da parte dei datori di lavoro, di una serie di misure di tipo organizzativo e gestionale da porre in essere al verificarsi di incendi, o altre emergenze, all'interno dei luoghi di lavoro. Tutte queste misure, tra cui la prova di evacazione, devono essere documentate nel Piano di Emergenza elaborato ai sensi dell'Allegato VIII del decreto in questione. Inoltre, su questa falsa riga, l'articolo 18 del D.lgs 81 ha ribadito che il datore di lavoro è tenuto ad adottare tutte le misure necessarie a permettere ai lavoratori di abbandonare in sicurezza il posto di lavoro in caso di pericolo grave ed imminente.

Quale è l'obiettivo principale delle prove di evacuazione?

Oltre all'obiettivo di assolvere un obbligo normativo, la simulazione di emergenza ha degli scopi ben precisi, ovvero:

  1. verificare l'efficacia delle procedure di emergenza messe in atto in azienda;
  2. verficare la competenza e la preparazione degli addetti alla gestione emergenze;
  3. preparare tutti i dipendenti a reagire in modo sicuro e ordinato ad una situazione analoga di pericolo.

La prova di evacuazione è obbligatoria?

L'obbligo normativo che impone di effettuare la prova è strettamente correlato all'obbligatorietà di redigere il Piano di Emergenza. La redazione del Piano è obbligatoria nelle seguenti aziende:

  1. aziende che occupano 10 o più dipendenti;
  2. aziende soggette al controllo dei Vigili del fuoco ai sensi del DPR 151/2011.

In queste aziende scatta automaticamente l'obbligo di effettuare la prova di evacuazione con cadenze e modalità ben precise.

Quante volte è obbligatorio fare le prove di evacuazione?

La periodicità con cui svolgere la prova nelle aziende soggette all'obbligo è annuale tuttavia, nel corso dell'anno potrebbe rivelarsi utile svolgere più di una prova, specie se si verificano le seguenti circostanze:

  • correzione di criticità riscontrate durante lo svolgimento della prova obbligatoria;
  • modifiche all'azienda o ai processi lavorativi che abbiano alterato le vie di esodo;
  • specifica richiesta dell'organismo preposto alla vigilanza.

Come si svolge una prova di evacuazione

Per quanto riguarda lo svolgimento vero e proprio della prova, il D.M. 10/03/98 fa una differenziazione sulla procedura in base alle dimensioni del luogo di lavoro, predisponendo le seguenti direttive:

Luoghi di lavoro di piccole dimensioni

Per i luoghi di lavoro di dimensioni contenute l'esercitazione da mettere in atto è più semplice, bisognerà coinvolgere tutto il personale nell'attuazione dei seguenti punti:

  1. Percorrere le vie di esodo;
  2. individuare le cosiddette "porte tagliafuoco", se presenti;
  3. individuare l'ubicazione dei dispositivi di segnalazione e d'allarme;
  4. individuare la dislocazione degli estintori o di altre attrezzature di spegnimento.

Durante queste prove bisognerà dare un allarme che non deve essere segnalato ai vigili del fuoco.
Nei luoghi dov'è prevista la presenza di pubblico, oltre ai lavoratori potrebbe essere opportuna la partecipazione del pubblico stesso. In questi casi lo svolgimento delle prove non dovrà essere svolto in presenza di affollamenti o persone anziane, e i lavoratori la cui presenza risulti fondamentale per il mantenimento della sicurezza sul lavoro dovranno essere esclusi dalla procedura.

Luoghi di lavoro di grandi dimensioni

Nei luoghi di lavoro di dimensioni più estese è sconsigliato optare per un'esecitazione simultanea estesa a tutto il personale. Bisognerà procedere all'evacauzione per aree specifiche. In questi casi gli addetti alle emergenze dovranno essere informati a dovere per svolgere il compito di supervisionare l'andamento della prova e comunicare al datore di lavoro eventuali problemi riscontrati.
Anche in questo caso i punti dell'esercitazione sono i medesimi di quelli segnalati per le aziende di dimensioni ridotte, ovvero percorrere le vie di uscita fino a raggiungere il punto di raccolta.

Il verbale della prova di evacuazione

L'obbligo relativo alla prova di evacuazione non si ferma al semplice svolgimento, la normativa prevede che a fine di ogni procedura venga redatto un apposito verbale che deve essere firmato da:

  • Datore di Lavoro;
  • RSPP;
  • Componenti della squadra emergenza;
  • RLS.

Il verbale deve riportare i seguenti contenuti:

  • esito della prova;
  • tempo di evacuazione;
  • eventuali problematiche riscontrate;
  • note sulle migliorie da apportare.

Commenti

  • Cristiana 21/09/2021 - 08:52

    Buongiorno, se il lavoratore è in riposo settimanale lo stesso giorno della prova evacuazione, deve obbligatoriamente essere presente? grazie

    Rispondi
    Redazione Corsisicurezza.it 24/09/2021 - 15:51

    Se si svolge in una delle aziende in cui vige l'obbligo è necessario che tutti i lavoratori siano presenti

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