Elmetto di sicurezza o Casco antinfortunistico: requisiti e norme tecniche

Ne esistono di diversi colori, forme e caratteristiche, parliamo dell'elmetto di sicurezza o casco antinfortunistico, quello che possiamo tranquillamente definire il Dispositivo di Protezione Individuale più iconico: il primo oggetto che a tutti viene in mente quando si parla di sicurezza sul lavoro. Dietro a questo dispositivo per la protezione del capo, vi sono delle disposizioni normative che ne indicano le caratteristiche, i requisiti e ne definiscono l'obbligo di utilizzo, di seguito andremo ad analizzare proprio il contenuto di tali normative nella nostra scheda di approfondimento sull'elmetto di sicurezza.

Elmetto di sicurezza: la Normativa

L'elmetto di sicurezzaè un DPI disciplinato D.Lgs 81/08 e destinato alla protezione del capo. La normativa di riferimento è l'allegato VIII del Testo Unico, la quale contiene le linee guida per la scelta dei DPI per la protezione della testa, indicandone le caratteristiche principali in base al rischio da cui deve proteggere il lavoratore.

Nello specifico l'elmetto di sicurezza deve avere le seguenti qualità:

  • resistenza a urti, impatti e perforazione per proteggere dai rischi meccanici o dalla caduta di oggetti;
  • resistenza laterale per proteggere da eventuali rischi da schiacciamento;
  • resistenza ad alte e basse temperature, per mantenere la propria efficienza anche se esposto a rischio termico;
  • resistenza alla proiezione e agli spruzzi di metallo fuso;
  • colore riflettente o luminescente per garantirne l'individuazione anche con scarsa visibilità.

Tuttavia, oltre a queste disposizioni generali, esistono delle indicazioni dettagliate che fanno riferimento a normative specifiche, le quali descrivono le caratteristiche che devono avere gli elmetti in base al settore in cui vengono impiegati. Nello specifico si tratta di:

  • Normativa EN 397;
  • Normativa EN 812;
  • Normativa EN 12492;
  • Normativa EN 443.

Vediamo nel dettaglio quali sono le principali caratteristiche di questi DPI.

Elmetto di protezione secondo la Norma EN 397

Sono gli elmetti utilizzati all'interno delle industrie e, principalmente, proteggono il lavoratore da urto contro oggetti in caduta e tutte le lesioni che possono derivare da esso. Ogni elmetto che fa riferimento a questa normativa deve avere un marchio che riporti delle indicazioni specifiche, ovvero:

  • il numero della norma europea
  • il nome o la marca del fabbricante
  • l'anno e il trimestre di fabbricazione
  • il tipo di elmetto

Inoltre, dovranno essere fornite tutte le indicazioni complementari necessarie all'utilizzo e alla manutenzione del DPI. Nello specifico si tratta di caschetti che possono essere dotati di sottogola e accessoriati con visiere, cuffie o torce.

Generalmente, la loro idoneità, è testata con unpeso da 5 kg rilasciato da un'altezza di 1 mt sulla sua sommità e, se muniti di cinturino sottogola, esso deve sganciarsi con una pressione che va da 15 a 25 kg circa, per evitare l'effetto strangolamento nel caso in cui il lavoratore rimanga incastrato o appeso.

Tutti gli elmetti normati dalla EN 397 rientrano nella seconda categoria, fatta eccezione per quelli che prevedono l'isolamento elettrico che rientrano nella terza.

Casco Antiurto secondo la Norma EN 812

Si tratta di caschi volti alla protezione della testa dagli urti contro oggetti duri e immobili il cui impatto può causare lacerazioni o ferite superficiali. Del tutto inadatti a proteggere da cadute di oggetti o da carichi sospesi o in movimento, non possono in nessun caso sostituire i caschi normati dalla EN 397. Il loro utilizzo è dunque relegato ai lavoratori che operano in ambienti interni.

Casco per l'alpinismo e l'arrampicata secondo la Norma EN 12492

La normativa EN 12492 fa riferimento ad un elmetto più specifico rispetto alla normativa precedente, ovvero quello che si utilizza negli sport di montagna e nei lavori su fune. Si tratta di elmetti che devono avere caratteristiche di protezione maggiori perché indossato da operatori che potrebbero cadere da altezze considerevoli come gli alpinisti, i soccorritori alpini e, più in generale, tutti i lavoratori in quota.
La resistenza agli urti di questi elmetti viene testata rilasciando sopra di essi un peso di 5 kg da un'altezza di 2 mt, invece, il cinturino sottogola deve sganciarsi sotto una pressione di circa 50 kg, proprio per non sganciarsi al primo impatto lasciando la testa priva di protezione. Devono essere resistenti agli urti verticali, frontali, laterali e dorsali ma anche alla penetrazione.

Caschi per pompieri ai sensi della Norma EN 443

Questa tipologia di elmetti è riservata ai pompieri che operano durante gli incendi strutturali in cui bisogna entrare all'interno di edifici in fiamme. La loro struttura è quindi più complessa e comprende:

  • calotta esterna;
  • calotta interna;
  • bardatura;
  • sistema di ritenzione a sottogola con mentoniera;
  • schermo oculare a visiera;
  • schermo intero;
  • attacco per maschere facciali;
  • protezione nucale.

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