Illuminazione di sicurezza: definizione, tipologie di luci e verifiche periodiche
Durante le operazioni evacuazione di emergenza o durante le relative prove un elemento particolarmente importante per guidare i lavoratori lungo le vie di esodo sono le luci di sicurezza del sistema di illuminazione di emergenza. La normativa prevede che esse siano presenti sui luoghi di lavoro e che rispettino dei parametri specifici. Scopriamo quali sono.
Cos'è l'illuminazione di sicurezza?
L'illuminazione di sicurezza può essere considerata una parte integrante del sistema di gestione delle emergenze interno ad una azienda. Essa può essere messa in atto con:
- impianti centralizzati;
- apparecchi singoli di illuminazione;
Nella progettazione degli impianti o degli apparecchi bisognerà, comunque, tener conto di alcune caratteristiche tecniche importanti, ovvero:
- tempo di attivazione dell'alimentazione di riserva;
- autonomia;
- livello di illuminamento minimo;
- tempo di ricarica degli accumulatori.
Qual è la funzione delle luci di sicurezza?
L'illuminazione di sicurezza funge da guida durante le procedure di esodo e nella gestione di emergenze come ad esempio gli incendi, in quanto:
- tutelano i soccorritori e ne favoriscono l'operato;
- consentono agli addetti di mettere in sicurezza impianti e macchinari;
- consentono ai lavoratori di invididuare le vie di esodo.
Tipologie di luci di sicurezza
Secondo la normativa in vigore in materia di illuminazione di sicurezza, esistono tre tipologie principali di luci applicabili in altrettanti ambiti operativi, ovvero:
- luci di segnalazione delle uscite di emergenza;
- luci anti-panico;
- luci per ambienti lavorativi ad alto livello di rischio.
Di seguito, vedremo quali sono le loro caratteristiche.
Illuminazione di sicurezza per la segnalazione delle vie di esodo
Si tratta delle luci che evidenziano le vie di evacuazione indicando l'uscita di emergenza più vicina e il modo in cui raggiungere.
Queste luci devono avere le seguenti caratteristiche:
- essere chiaramente individuabili per permettere di abbandonare l'edificio in modo sicuro;
- devono garantire l'identificazione di allarmi e di attrezzature antincendio lungo le vie di esodo;
- la loro luminosità deve essere di almeno 2 lux in qualsiasi punto della via di evacuazione;
- la loro luminosità deve essere di almeno 5 lux in prossimità delle scale o delle porte.
Illuminazione di sicurezza antipanico
Si tratta di luci di sicurezza il cui scopo è fornire l'illuminazione necessaria affinchè i lavoratori raggiungano un luogo da cui è possibile identificare le vie di esodo, servono quindi ad evitare che eventuali scarse condizioni di luce generino il panico aggravando ulteriormente la situazione. Il sistema di illuminazione contro il panico va posizionato nelle zone particolarmente ampie così come in quelle che i lavoratori dovranno percorrere durante le evacuazioni, contrassegnate come vie di esodo. Ai sensi della normativa loro luminosità deve avere una potenza di almeno 2 lux.
Illuminazione di sicurezza in ambienti esposti ad alto rischio
La normativa prevede che negli ambienti di lavoro in cui gli addetti svolgono mansioni che li espongono ad un alto livello di rischio sia presente un sistema di illuminazione tale da consentire l'adeguato svolgimento delle procedure di sicurezza. In questi casi vengono prescritti sistemi di illuminazione la cui irradiazione luminosa minima sia almeno pari al 10% di quella "normale" e, in ogni caso, di almeno 15 lux.
Luci di sicurezza sul lavoro: verifica periodica
Per tutte le tipologie di impianto di illuminazione di emergenza di cui sopra, è necessario mettere in atto operazioni di manutenzione periodica per garantire gli standard prestazionali prescritti dalla legge. Nello specifico, bisogna far riferimento alla norma tecnica UNI CEI 11222:2013, che contiene le indicazioni necessarie ad effettuare la verifica e ad accertare che le prestazioni dell'impianto di illuminazione di sicurezza corrispondano a quelli dei dati di progetto. La prassi comune per capire se è necessario o meno effettuare la manutenzione è effettuare i seguenti tre tipi di verifica.
Tipo di Verifica | Descrizione |
---|---|
Verifica Generale | volta a valutare l'efficienza complessiva dell'impianto e di ciascun dispositivo di illuminazione |
Verifica di Funzionamento | volta ad accertare che in caso di emergenza l'impianto si attiviti in modo corretto e rapido |
Verifica di Autonomia | volta ad accertare il livello di autonomia che hanno le luci di sicurezza, in poche parole, si constata lo stato delle batterie ricaricabili. |
Luci di sicurezza: quando effettuare i controlli
Le verifiche del funzionamento degli impianti di illuminazione di sicurezza, specie quella relativa all'autonomia, devono essere eseguite ogni anno per ogni stanza o piano di cui l'azienda si compone, anche se il costruttore del dispositivo potrebbe indicare scadenze diverse. Esistono impianti dotati di sistema ATS che effettuano tali test in automatico, in quel caso basterà prendere visione degli indicatori forniti dal sistema in questione. Il responsabile incaricato del sistema di illuminazione di sicurezza dovrà annotare, nel registro dei controlli periodici, tutte le attività e le anomalie rilevate.