Green pass obbligatorio per i lavoratori: le 10 cose che devi sapere
Secondo quanto stabilito dal consiglio dei Ministri, per tutti i lavoratori scatterà l'obbligo di essere in possesso del Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro sia pubblici che privati. Si tratta di un provvedimento che rientra tra le misure di urgenza per il contenimento del Covid 19 e, come tutti i provvedimenti in materia, causerà sicuramente dubbi, lamentele e proteste. Con questo nostro articolo forniremo una guida a datori di lavoro e lavoratori con cui gestire la situazione ed appianare eventuali divergenze di opinioni.
1. Da quando sarà obbligatorio il Green Pass per i lavoratori?
L'obbligo scatterà dal 15 ottobre 2021 secondo quanto stabilito dal Decreto Legge Green Pass. Ricordiamo, inoltre, che la durata dell'obbligo è prevista fino allo scadere dello stato d'emergenza, attualmente fissato per il 31 dicembre 2021, ma la data potrebbe cambiare in funzione di decisioni ulteriori del Governo in base all'andamento dell'epidemia.
2. Per quali lavoratori sarà obbligatorio il Green Pass?
L'obbligo, che dapprima riguardava solo i lavoratori del settore pubblico, è stato esteso anche ai lavoratori privati questo include:
- I lavoratori delle aziende;
- i lavoratori autonomi;
- i collaboratori familiari e domestici;
- gli studenti impegnati nei PCTO (ex-alternanza scuola lavoro) all'interno delle aziende.
3. Quali lavoratori sono esentati dall'obbligo?
L'unica esenzione sia nel pubblico che nel privato è concessa per i soggetti esenti dalla campagna vaccinale in possesso di certificazione medica rilasciata secondo i criteri del Minsitero della Salute.
4. Chi ha il dovere di effettuare i controlli sul green pass?
Secondo quanto stabilito dal Governo, a dover verificare il possesso del Green Pass da parte dei lavoratori saranno i Datori di Lavoro, i quali dovranno stabilire le modalità e le procedure da applicare entro il 15 ottobre 2021. Dovrà essere assicurata la presenza di un responsabile incaricato per effettuare gli accertamenti al momento dell'accesso in azienda. Per effettuare i controlli nel privato si potrà ricorrere all'app VericaC19, nei settori pubblici, invece, verranno definite delle linee guida omogenee su proposta dei ministri della pubblica amministrazione e della salute.
5. Quali sono le sanzioni previste per chi è senza green pass?
Le sanzioni sono molteplici e variano in base al settore.
Nel settore pubblico, l'assenza di lavoro a causa del mancato possesso del green pass sarà considerata "assenza ingiustificata" che condurrà dopo 5 giorni alla sospensione del rapporto di lavoro e dello stipendio. Nel settore privato, invece, la sospensione sarà immediata. Inoltre i lavoratori che vengono sopresi senza green pass in un luogo di lavoro rischiano una sanzione che va da 600€ a 1.500€ (anche i lavoratori autonomi).
6. Ci sono sanzioni per i datori di lavoro che non effettuano controlli?
La risposta a questa domanda è si, i datori di lavoro che non effettuano controlli regolari o efficienti sul green pass potranno essere puniti con una sanzione che va da 400€ a 1.000€.
7. Il datore di lavoro può richiedere il tampone?
Il Datore di lavoro può richiedere di effettuare il tampone anche ai lavoratori con il green pass solo se i test sono disposti dal medico competente.
8. Chi paga tamponi per ottenere il green pass?
I lavoratori non vaccinati, per ottenere la certificazione verde, dovranno procedere ad effettuare dei tamponi il cui costo dovrà essere sostenuto dai lavoratori stessi. Di conseguenza, sostenere il costo dei tamponi non sarà un obbligo dei datori di lavoro. Specifichiamo che i tamponi saranno gratuiti per tutti i soggetti esenti da vaccinazione con regolare certificazione medica.
9. Ogni quanto vanno effettuati i tamponi?
La validità del green pass ottenuto tramite tampone varia in base al tipo di test effettuato secondo il seguente schema:
- La validità dell'esito dei tamponi molecolari è di 72 ore;
- La validità dell'esito dei tamponi antigenici è di 48 ore.
10. Lo smart working può essere un'alternativa al Green Pass?
Per i lavoratori del settore pubblico la risposta è no, in quanto il Governo è al lavoro su una bozza che porta la firma del Ministro Brunetta sull'impossibilità di adibire allo smartworking i lavoratori sprovvisti di green pass, in quanto tale procedura sarebbe una scorciatoia per evitare ed eludere l'obbligo.